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Originariamente inviata da jokervero
Hai scoperto l'acqua calda oh tellinaro !
La maggior parte dei tifosi sceglie e si sbatte solo ed esclusivamente a simpatia. Di aspetti tecnici e tattici quasi nessuno sa e nè vuole sapere nulla e non si accorge neppure del baricentro di una squadra nè tantomeno dei movimenti senza palla e cose del genere.
Ora mi dirai/direte...eh ma anche tu sei così perchè difendi Pioli perchè ti sta simpatico mentre parli male di De Boer perchè ti era antipatico e allora alzo le mani e mi arrendo
Io distinguo solo persone capaci e competenti da persone incapaci e incompetenti e poi ci sono i risultati. Questi sono i miei due parametri di valutazione.
Nel caso di Pioli ritengo il tecnico capace e competente (molto più di quanto lo ritengano i "tifosi" che lo hanno sempre disprezzato e sono stati capaci di criticarlo dopo le prime 3 partite) però allo stesso tempo riconosco che non ha avuto risultati soddisfacenti (solo in parte per colpa ma molto per colpa di una situazione difficilissima fin dalla partenza: partenza a grave handicap, squadra non sua, preparazione non sua, giocatori demotivati e da recuperare alla causa e via dicendo).
De Boer invece lo ritengo un incompetente e pure con risultati mediocri quindi via subito.
Ovvio che poi un allenatore va messo alla prova all'Inter non si può giudicare qualcuno in modo preventivo, semmai si può supporre ma mai giudicare avendo la presunzione di sapere prima tutto.
Venendo a noi tra i 3 che dici Simeone, Spalletti e Conte per me non c'è dubbio che il più bravo sia senza dubbio Conte per tutta una serie di motivi che non sto qui a elencare. Simeone sicuramente è bravo pure lui ma non mi piace l'impostazione tattica che dà alle squadre, Spalletti è bravo anche lui ma detesto il suo modo di gestire i giocatori e l'ambiente, ha un carattere di merda e si sente il dio in terra e credo nell'ambiente molto umorale e molto molto emotivo come l'Inter finirebbe in breve tempo a farsi un mare di nemici dentro e fuori da Appiano.
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Jok, però nemmeno dobbiamo farne una questione iper-tecnica.
Posso capire di calcio, e apprezzare l'armonia di una squadra, anche senza aver giocato a calcio, aver fatto il corso tecnico a coverciano, senza riuscire a cogliere tutti i movimenti con palla e senza palla... posizione in campo, gli schemi su palla inattiva ecc. Non esageriamo ora nel senso opposto
L'italia è il primo produttore di vino al mondo, ma non siamo 60 milioni di sommelier
Ci vuole una via di mezzo... che secondo me consiste nell'allenare l'occhio, nel non fare letture banali, nel non ripetere a pappagallo la stronzata detta dal commentatore tv ( un classico da bar

). Nel guardare tante partite
Poi ci vuole onestà nei giudizi.
Pure con fdb. (che cito unicamente perchè l'hai tirato in ballo tu)... ora tutti a dire che non è un bravo allenatore perchè l'ajax è in finale di europa league.
Però poi vedi che la classifica dell'erendivisie e scopri che il fejenord è in testa, mentre con fdb hanno vinto 4 campionati di fila. Volendo, si potrebbe fare il discorso opposto (eh, ma con fdb vincevano gli scudetti o li giocavano fino all'ultima giornata...
Voglio dire quello che dico sempre... che bisogna smetterla di guardare a cosa si è vinto o non si è vinto, e alle medie punti: 1) perchè lo si fa in maniera arbitraria, solo quando ci fa comodo, e per sostenere la tesi che vogliamo (es. benitez vigile e conte fenomeno, quando benitez ha vinto cose che conte nemmeno si sogna; 2) perchè il lavoro di un tecnico va giudicato non solo sulla base dei risultati che ottiene, i quali sono legati a tantissimi fattori e, a volte, anche ad una discreta dose di fortuna.
Poi, nello specifico, che boesz si stia dimostrando un allenatore più abile di fdb, lo dicono gl istessi osservatori del campionato olandese.
Ma per dirlo, non è necessario appellarsi alla finale, o allo scudettto...
Brutale sintesi: se uno capisce VERAMENTE di calcio, e ha idee sue, può anche sostenere che un allenatore vincente è un incapace, e viceversa sostenere che un alleantore che non ha vinto è un ottimo tecnico.
L'analisi, ripeterò fino alla noia, è sempre è soltanto qualitativa, mai quantitativa. Si deve basare sulle argomentazioni, e non su sciocchezze del tipo "quello ha vinto dove l'altro ha perso, ma quello ha fatto più punti, però l'altro ha la difesa migliore, ma l'altro ha l'attaccante che fa sempre più gol ecc".