Ser21
08-05-10, 08: 57
http://www.tuttomercatoweb.com/inter/?action=read&idnotizia=18856
Zibì Boniek, ospite della trasmissione de La Signora in Giallorosso, ha espresso il proprio parere sulla finale di Coppa Italia tra la Roma e l’Inter e soprattutto sul calcio inflitto a Mario Balotelli da Francesco Totti, che ha provocato l’espulsione del capitano giallorosso. Le parole dell'ex attaccanti sono forti e durissime, quasi da censura: "Totti doveva dare a Balotelli un pugno diretto in faccia e uscire dal campo. Se l’avesse fatto, sarei andato a Trigoria a complimentarmi con lui. Ho visto giocatori fare quotidianamente gesti peggiori".
Poi, passa all'attacco a Marco Materazzi: "L’Inter ha una struttura più forte, la Roma ha avuto diverse occasioni per pareggiare. I nerazzurri dovevano giocare senza Materazzi dopo 20 minuti dall’inizio della gara. La Roma senza Burdisso, Mexes e Perrotta. Non capisco come Materazzi, così grande e grosso, tatuato dalla testa ai piedi, abbia avuto una crisi epilettica appena lo hanno toccato. Il calcio è cambiato: ai miei tempi, quando ci avvicinavamo alla bandierina del calcio d’angolo, pioveva di tutto, ma non reagivamo con certi gesti", ha concluso riferendosi al gesto di Chivu.
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Speriamo tu possa diventare impotente.
Zibì Boniek, ospite della trasmissione de La Signora in Giallorosso, ha espresso il proprio parere sulla finale di Coppa Italia tra la Roma e l’Inter e soprattutto sul calcio inflitto a Mario Balotelli da Francesco Totti, che ha provocato l’espulsione del capitano giallorosso. Le parole dell'ex attaccanti sono forti e durissime, quasi da censura: "Totti doveva dare a Balotelli un pugno diretto in faccia e uscire dal campo. Se l’avesse fatto, sarei andato a Trigoria a complimentarmi con lui. Ho visto giocatori fare quotidianamente gesti peggiori".
Poi, passa all'attacco a Marco Materazzi: "L’Inter ha una struttura più forte, la Roma ha avuto diverse occasioni per pareggiare. I nerazzurri dovevano giocare senza Materazzi dopo 20 minuti dall’inizio della gara. La Roma senza Burdisso, Mexes e Perrotta. Non capisco come Materazzi, così grande e grosso, tatuato dalla testa ai piedi, abbia avuto una crisi epilettica appena lo hanno toccato. Il calcio è cambiato: ai miei tempi, quando ci avvicinavamo alla bandierina del calcio d’angolo, pioveva di tutto, ma non reagivamo con certi gesti", ha concluso riferendosi al gesto di Chivu.
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